lessico familiare guest brand della Fondazione Sozzani
Carla Sozzani e Sara Sozzani Maino hanno invitato Riccardo Scaburri, Alberto Petillo e Alice Curti, creativi di lessico familiare, a esporre le loro collezioni e raccontare il loro lessico domestico.
Dal 13 gennaio al 12 febbraio, negli spazi della Fondazione Sozzani in via Tazzoli 3 è allestita una mostra temporanea con i capi dell’ultima collezione “Cocktail” che ogni settimana interagiranno con linguaggio differenti, sempre in mutazione. Si passa da lessico familiare, con il défilé dell’inaugurazione, a lessico materico, con la collezione chiamata a dialogare con i vasi di Aponteboretti. Il lessico si fa poi musicale, con un concerto di Gilda Manfrin, e infine immaginario, con un’installazione di GianMarco Porru. Persone e linguaggi che hanno interagito con il mondo di lessico familiare sin dall’inizio e che qui mostrano quanto sia importante la contaminazione tra arti e il dialogo, mai forzato, sempre naturale.
Una selezione di abiti è inoltre disponibile per la vendita.
lessico familiare è un progetto di abbigliamento domestico nato nel 2020 per noia e per allegria*. Progettato e assemblato rigorosamente in casa, si pone come tentativo tradurre il proprio lessico in capi smontati e riassemblati, spesso ingigantiti, aggiungendo tende dismesse e arricciando tovaglie. È one- season, un unico e continuo racconto in cui gli indumenti vanno e vengono senza fretta. Tempo verbale di questo racconto è l’imperfetto, prediletto dalla Ginzburg perché non sa mai di fatto e finito ma di continuità. Continuità lessicale né del tutto nuova né del tutto nostalgica, centrale nell’approccio all’abbigliamento di lessico familiare. Il nome è un chiaro omaggio a Lessico Famigliare della Ginzburg e alle nostre famiglie, quelle in cui siamo nati, quelle che ci siamo scelti e quelle che stiamo formando, indefinibili e preziosissime. *Natalia Ginzburg, “Ti ho sposato per allegria” (1964)
lessico familiare è un progetto di abbigliamento domestico nato nel 2020 per noia e per allegria*. Progettato e assemblato rigorosamente in casa, si pone come tentativo tradurre il proprio lessico in capi smontati e riassemblati, spesso ingigantiti, aggiungendo tende dismesse e arricciando tovaglie. È one- season, un unico e continuo racconto in cui gli indumenti vanno e vengono senza fretta. Tempo verbale di questo racconto è l’imperfetto, prediletto dalla Ginzburg perché non sa mai di fatto e finito ma di continuità. Continuità lessicale né del tutto nuova né del tutto nostalgica, centrale nell’approccio all’abbigliamento di lessico familiare. Il nome è un chiaro omaggio a Lessico Famigliare della Ginzburg e alle nostre famiglie, quelle in cui siamo nati, quelle che ci siamo scelti e quelle che stiamo formando, indefinibili e preziosissime. *Natalia Ginzburg, “Ti ho sposato per allegria” (1964)
LESSICO FAMILIARE + FONDAZIONE SOZZANI
lessico familiare guest brand della Fondazione Sozzani
Carla Sozzani e Sara Sozzani Maino hanno invitato Riccardo Scaburri, Alberto Petillo e Alice Curti, creativi di lessico familiare, a esporre le loro collezioni e raccontare il loro lessico domestico.
Dal 13 gennaio al 12 febbraio, negli spazi della Fondazione Sozzani in via Tazzoli 3 è allestita una mostra temporanea con i capi dell’ultima collezione “Cocktail” che ogni settimana interagiranno con linguaggio differenti, sempre in mutazione. Si passa da lessico familiare, con il défilé dell’inaugurazione, a lessico materico, con la collezione chiamata a dialogare con i vasi di Aponteboretti. Il lessico si fa poi musicale, con un concerto di Gilda Manfrin, e infine immaginario, con un’installazione di GianMarco Porru. Persone e linguaggi che hanno interagito con il mondo di lessico familiare sin dall’inizio e che qui mostrano quanto sia importante la contaminazione tra arti e il dialogo, mai forzato, sempre naturale.
Una selezione di abiti è inoltre disponibile per la vendita.
lessico familiare è un progetto di abbigliamento domestico nato nel 2020 per noia e per allegria*. Progettato e assemblato rigorosamente in casa, si pone come tentativo tradurre il proprio lessico in capi smontati e riassemblati, spesso ingigantiti, aggiungendo tende dismesse e arricciando tovaglie. È one- season, un unico e continuo racconto in cui gli indumenti vanno e vengono senza fretta. Tempo verbale di questo racconto è l’imperfetto, prediletto dalla Ginzburg perché non sa mai di fatto e finito ma di continuità. Continuità lessicale né del tutto nuova né del tutto nostalgica, centrale nell’approccio all’abbigliamento di lessico familiare. Il nome è un chiaro omaggio a Lessico Famigliare della Ginzburg e alle nostre famiglie, quelle in cui siamo nati, quelle che ci siamo scelti e quelle che stiamo formando, indefinibili e preziosissime. *Natalia Ginzburg, “Ti ho sposato per allegria” (1964)
lessico familiare è un progetto di abbigliamento domestico nato nel 2020 per noia e per allegria*. Progettato e assemblato rigorosamente in casa, si pone come tentativo tradurre il proprio lessico in capi smontati e riassemblati, spesso ingigantiti, aggiungendo tende dismesse e arricciando tovaglie. È one- season, un unico e continuo racconto in cui gli indumenti vanno e vengono senza fretta. Tempo verbale di questo racconto è l’imperfetto, prediletto dalla Ginzburg perché non sa mai di fatto e finito ma di continuità. Continuità lessicale né del tutto nuova né del tutto nostalgica, centrale nell’approccio all’abbigliamento di lessico familiare. Il nome è un chiaro omaggio a Lessico Famigliare della Ginzburg e alle nostre famiglie, quelle in cui siamo nati, quelle che ci siamo scelti e quelle che stiamo formando, indefinibili e preziosissime. *Natalia Ginzburg, “Ti ho sposato per allegria” (1964)