Nell’intimità del suo confinamento a Milano, Kris Ruhs porta la quarantena all’interno di una nuova relazione dinamica con il suo processo creativo, attraverso la disciplina di un disegno al giorno.
Molto più del vincolo fisico, l’artista trasferisce nei confini di una singola superficie piana
la quarantena che lui stesso sta vivendo fisicamente. Mentre riempie ogni pagina del suo “diario” con le fasi dell’isolamento, morte e disperazione comuni a tutti noi – le risposte intellettuali ed emotive del coraggio, paura, umorismo, depressione, bellezza e rassegnazione emergono in questi “frammenti” come una sua risposta individuale alla realtà.
Nell’intimità del suo confinamento a Milano, Kris Ruhs porta la quarantena all’interno di una nuova relazione dinamica con il suo processo creativo, attraverso la disciplina di un disegno al giorno.
Molto più del vincolo fisico, l’artista trasferisce nei confini di una singola superficie piana
la quarantena che lui stesso sta vivendo fisicamente. Mentre riempie ogni pagina del suo “diario” con le fasi dell’isolamento, morte e disperazione comuni a tutti noi – le risposte intellettuali ed emotive del coraggio, paura, umorismo, depressione, bellezza e rassegnazione emergono in questi “frammenti” come una sua risposta individuale alla realtà.