La Fondazione Sozzani presenta due mostre di Guy Bourdin, In Between e Untouched, una selezione di fotografie degli anni Cinquanta e Sessanta a cura di Shelly Verthime.
Considerato uno dei fotografi più conosciuti nella moda e nella pubblicità della seconda metà del ventesimo secolo, Guy Bourdin ha gettato le basi per un nuovo linguaggio della fotografia di moda che unisce l’efficacia visiva a una narrazione ellittica, enigmatica.
Con l’enigma nasce il suo stile inconfondibile: gli elementi essenziali vengono annullati, scomposti e ricomposti per creare nuove visioni dove la finzione è portata a estremi quasi surreali.
In Between include circa 20 fotografie in bianco e nero, molte delle quali non sono mai state viste o mostrate dopo la loro pubblicazione originale.
Questa selezione segna l’inizio della sua grande avventura nella fotografia della moda durata più di 30 anni con Vogue Paris e definisce l’inizio di quel mondo visivo che Bourdin creò già a partire dal suo primo servizio “Chapeaux Choc”, pubblicato nel febbraio 1955.
La Fondazione Sozzani presenta due mostre di Guy Bourdin, In Between e Untouched, una selezione di fotografie degli anni Cinquanta e Sessanta a cura di Shelly Verthime.
Considerato uno dei fotografi più conosciuti nella moda e nella pubblicità della seconda metà del ventesimo secolo, Guy Bourdin ha gettato le basi per un nuovo linguaggio della fotografia di moda che unisce l’efficacia visiva a una narrazione ellittica, enigmatica.
Con l’enigma nasce il suo stile inconfondibile: gli elementi essenziali vengono annullati, scomposti e ricomposti per creare nuove visioni dove la finzione è portata a estremi quasi surreali.
In Between include circa 20 fotografie in bianco e nero, molte delle quali non sono mai state viste o mostrate dopo la loro pubblicazione originale.
Questa selezione segna l’inizio della sua grande avventura nella fotografia della moda durata più di 30 anni con Vogue Paris e definisce l’inizio di quel mondo visivo che Bourdin creò già a partire dal suo primo servizio “Chapeaux Choc”, pubblicato nel febbraio 1955.