La fotografia di Roger Ballen si è insinuata lentamente in Europa e negli Stati Uniti. Troppo diversa, troppo sorprendente per richiamare l’attenzione d’immediato, troppo personale per essere assimilata alle mode correnti.
Ballen è del tutto originale nella scelta dei soggetti e nella realizzazione dell’immagine.
Stampe in bianco e nero nitidissime di rarefatti elementi: persone, animali domestici, piccoli oggetti colti in ambienti di una semplicità al limite del nulla.
Terreno delle sue esplorazioni fotografiche è il Sud Africa come mai lo abbiamo visto in mille reportage e come non lo immaginiamo.
E’ una ricerca ‘domestica’ e intimista, uno sguardo che penetra nell’autentico vissuto di personaggi umili, e a volte bizzarri, assolutamente libero da facili pietismi, da forzature politiche.
La fotografia di Roger Ballen si è insinuata lentamente in Europa e negli Stati Uniti. Troppo diversa, troppo sorprendente per richiamare l’attenzione d’immediato, troppo personale per essere assimilata alle mode correnti.
Ballen è del tutto originale nella scelta dei soggetti e nella realizzazione dell’immagine.
Stampe in bianco e nero nitidissime di rarefatti elementi: persone, animali domestici, piccoli oggetti colti in ambienti di una semplicità al limite del nulla.
Terreno delle sue esplorazioni fotografiche è il Sud Africa come mai lo abbiamo visto in mille reportage e come non lo immaginiamo.
E’ una ricerca ‘domestica’ e intimista, uno sguardo che penetra nell’autentico vissuto di personaggi umili, e a volte bizzarri, assolutamente libero da facili pietismi, da forzature politiche.