“Geometrie modulate dal cuore” realizzate “in occasione di libere escursioni, senza un obiettivo preciso, sul filo del caso”.
Questo racconto per immagini (149) di Willy Ronis, fotografo poeta, passeggiatore sentimentale dei decenni trenta-ottanta, i cui scatti, frutto di un processo incosciente, si avvicinano alla “scrittura automatica”.
Legato agli avvenimenti storici che hanno caratterizzato la sua epoca – classe 1910 -, come i cambiamenti e gli sconvolgimenti conseguenti al fronte popolare, e poi alla guerra, Ronis conserva sempre distanza pudica di fronte all’uomo ed al suo ambiente, al fine di rilevare una poesia a prima vista insospettata.
“Geometrie modulate dal cuore” realizzate “in occasione di libere escursioni, senza un obiettivo preciso, sul filo del caso”.
Questo racconto per immagini (149) di Willy Ronis, fotografo poeta, passeggiatore sentimentale dei decenni trenta-ottanta, i cui scatti, frutto di un processo incosciente, si avvicinano alla “scrittura automatica”.
Legato agli avvenimenti storici che hanno caratterizzato la sua epoca – classe 1910 -, come i cambiamenti e gli sconvolgimenti conseguenti al fronte popolare, e poi alla guerra, Ronis conserva sempre distanza pudica di fronte all’uomo ed al suo ambiente, al fine di rilevare una poesia a prima vista insospettata.