Per la prima volta esposte al pubblico le sue Polaroids assolutamente inedite. Colte durante diverse sedute fotografiche dal 1989 ad oggi con rapidi scatti di immediata incisività. La polaroid è un mezzo tecnico assai congeniale all’autore, perché, come egli stesso afferma, “Sono impaziente di vedere come sarà la mia foto: afferro la macchina fotografica […] e semplicemente schiaccio il pulsante.” La velocità di tale processo fotografico, infatti, gli permette di fissare con la spontaneità e la freschezza di un colpo d’occhio una situazione, un’espressione, una sensazione momentanea che con una tecnica più lenta andrebbe perduta.
Impressions. 30 stampe a inchiostro di mt 1.20 di lunghezza o altezza, a seconda che l’immagine sia orizzontale o verticale. Nessuna di esse è mai stata pubblicata o esposta prima di oggi: si tratta di un’assoluta novità. Sono state stampate da Helmut Newton assemblando varie sue opere risalenti a periodi diversi provenienti dai suoi archivi di Monte Carlo. Newton ritiene che questo lavoro, iniziato il 19 agosto e avente termine il 20 settembre 1996, sia la sua opera più innovativa. Si tratta di 2impressioni” che si ispirano al gergo secco e rapido della scrittura sexy se non spesso pornografica di riviste come “True Crime” e “True Detective”, o ai romanzi di Chandler e Spillane, di cui Newton è un grande ammiratore.
Per la prima volta esposte al pubblico le sue Polaroids assolutamente inedite. Colte durante diverse sedute fotografiche dal 1989 ad oggi con rapidi scatti di immediata incisività. La polaroid è un mezzo tecnico assai congeniale all’autore, perché, come egli stesso afferma, “Sono impaziente di vedere come sarà la mia foto: afferro la macchina fotografica […] e semplicemente schiaccio il pulsante.” La velocità di tale processo fotografico, infatti, gli permette di fissare con la spontaneità e la freschezza di un colpo d’occhio una situazione, un’espressione, una sensazione momentanea che con una tecnica più lenta andrebbe perduta.
Impressions. 30 stampe a inchiostro di mt 1.20 di lunghezza o altezza, a seconda che l’immagine sia orizzontale o verticale. Nessuna di esse è mai stata pubblicata o esposta prima di oggi: si tratta di un’assoluta novità. Sono state stampate da Helmut Newton assemblando varie sue opere risalenti a periodi diversi provenienti dai suoi archivi di Monte Carlo. Newton ritiene che questo lavoro, iniziato il 19 agosto e avente termine il 20 settembre 1996, sia la sua opera più innovativa. Si tratta di 2impressioni” che si ispirano al gergo secco e rapido della scrittura sexy se non spesso pornografica di riviste come “True Crime” e “True Detective”, o ai romanzi di Chandler e Spillane, di cui Newton è un grande ammiratore.