Storie di uomini, storia di uno stile. Inconfondibile e seducente nelle sue infinite versioni come lo stile dell’Uomo Vogue, la rivista di moda maschile più prestigiosa al mondo che dal 1967 ad oggi ha raccontato, facendola, la storia dell’eleganza. Al suo pensiero, e alle sue raffinate provocazioni si ispira la mostra “Gli Uomini di Vogue”, curata e promossa da Fotopratica Immagini e da Carla Sozzani. Più di cento immagini, in bianco e nero e a colori, in mostra e in un numero monografico della rivista, scandiscono le tappe di un itinerario affascinante nell’universo del costume maschile e dei suoi protagonisti.
Un filo rosso prezioso come la seta, lega 25 anni di storia: è lo sguardo de l’Uomo Vogue, la cultura e la sensibilità con cui la rivista Condé Nast ha individuato, nel corso del tempo, i volti, i gesti, le emozioni che insieme, come la più misteriosa delle alchimie, hanno composto la parola stile.
Un gioco di riflessi e di specchi irripetibile ed originale, un incontro alla pari tra lo stile delle immagini e lo stile dei suoi “interpreti”. L’eleganza degli abiti, classica e rigorosa, spregiudicata e bizzarra, ma sempre autentica e naturale, ha sedotto infatti le personalità più celebri della cultura internazionale, trasformando ogni numero in un grande affresco, vario, imprevedibile, ma sempre attuale della società contemporanea.
Non potevano essere che i fotografi più colti ed innovativi, forti a loro volta di uno stile visivo originale e moderno, i compagni di viaggio in questo caleidoscopico giro del mondo. Nessuna rivista può contare su collaboratori di tale bravura.
La fotografia di moda è tutta qui, tra i servizi firmati ieri e oggi da Irving Penn, Ugo Mulas, Bruce Weber, Steven Meisel, Alfa Castaldi, Richard Avedon, Oliviero Toscani, Albert Watson, Walter Chin, Robert Mapplethorpe, Helmut Newton, David Bailey, Michel Comte, Steven Klein, Jeanloup Sieff, Manfredi Bellati, Barry McKinley, Carlo Orsi Willy Rizzo.
Per strada, sulla spiaggia, nelle dimore più lussuose tra i quadri di un atelier, nella semplice cornice di un fondale bianco i fotografi hanno colto le infinite sfumature della seduzione maschile, senza inutili messe in scena né facili esotismi. Si fotografa, anche nell’eccesso, solo ciò che realmente esiste ed accade.
Bastano i nomi dei personaggi ritratti a conferma di un’apertura culturale ampia ma rigorosa nel segno della qualità e del talento: Luchino Visconti, Mick Jagger, Lucio Fontana, Ingmar Bergman, Dino Buzzati, Woody Allen, Lou Reed, Gary Oldman, Sandro Chia, Robert Altman, Francesco Clemente, Giangiacomo Feltrinelli, Ken Follet, Kyle McLachlan, Giorgio De Chirico, Federico Fellini, Claudio Abbado Jaye Davidson, Robert Graham.
Insieme, fotografi, giornalisti e designers si sono posti dunque un obiettivo comune, quello di raggiungere per l’uomo un ideale di stile completo ed autosufficiente. Senza taglie né età.
I modelli si sono sottratti alla sfida. Consapevoli del loro fascino, gli uomini di Vogue, segnati dal tempo e dalle passioni, hanno, infatti, svelato la forza creativa della loro vanità, i gusti, i vizi e le armi della seduzione che nel corso dei secoli sono sempre state quelle dell’ironia e dell’intelligenza.
GLI UOMINI DI VOGUE
1977- 1994
In collaborazione con Vogue Italia
Storie di uomini, storia di uno stile. Inconfondibile e seducente nelle sue infinite versioni come lo stile dell’Uomo Vogue, la rivista di moda maschile più prestigiosa al mondo che dal 1967 ad oggi ha raccontato, facendola, la storia dell’eleganza. Al suo pensiero, e alle sue raffinate provocazioni si ispira la mostra “Gli Uomini di Vogue”, curata e promossa da Fotopratica Immagini e da Carla Sozzani. Più di cento immagini, in bianco e nero e a colori, in mostra e in un numero monografico della rivista, scandiscono le tappe di un itinerario affascinante nell’universo del costume maschile e dei suoi protagonisti.
Un filo rosso prezioso come la seta, lega 25 anni di storia: è lo sguardo de l’Uomo Vogue, la cultura e la sensibilità con cui la rivista Condé Nast ha individuato, nel corso del tempo, i volti, i gesti, le emozioni che insieme, come la più misteriosa delle alchimie, hanno composto la parola stile.
Un gioco di riflessi e di specchi irripetibile ed originale, un incontro alla pari tra lo stile delle immagini e lo stile dei suoi “interpreti”. L’eleganza degli abiti, classica e rigorosa, spregiudicata e bizzarra, ma sempre autentica e naturale, ha sedotto infatti le personalità più celebri della cultura internazionale, trasformando ogni numero in un grande affresco, vario, imprevedibile, ma sempre attuale della società contemporanea.
Non potevano essere che i fotografi più colti ed innovativi, forti a loro volta di uno stile visivo originale e moderno, i compagni di viaggio in questo caleidoscopico giro del mondo. Nessuna rivista può contare su collaboratori di tale bravura.
La fotografia di moda è tutta qui, tra i servizi firmati ieri e oggi da Irving Penn, Ugo Mulas, Bruce Weber, Steven Meisel, Alfa Castaldi, Richard Avedon, Oliviero Toscani, Albert Watson, Walter Chin, Robert Mapplethorpe, Helmut Newton, David Bailey, Michel Comte, Steven Klein, Jeanloup Sieff, Manfredi Bellati, Barry McKinley, Carlo Orsi Willy Rizzo.
Per strada, sulla spiaggia, nelle dimore più lussuose tra i quadri di un atelier, nella semplice cornice di un fondale bianco i fotografi hanno colto le infinite sfumature della seduzione maschile, senza inutili messe in scena né facili esotismi. Si fotografa, anche nell’eccesso, solo ciò che realmente esiste ed accade.
Bastano i nomi dei personaggi ritratti a conferma di un’apertura culturale ampia ma rigorosa nel segno della qualità e del talento: Luchino Visconti, Mick Jagger, Lucio Fontana, Ingmar Bergman, Dino Buzzati, Woody Allen, Lou Reed, Gary Oldman, Sandro Chia, Robert Altman, Francesco Clemente, Giangiacomo Feltrinelli, Ken Follet, Kyle McLachlan, Giorgio De Chirico, Federico Fellini, Claudio Abbado Jaye Davidson, Robert Graham.
Insieme, fotografi, giornalisti e designers si sono posti dunque un obiettivo comune, quello di raggiungere per l’uomo un ideale di stile completo ed autosufficiente. Senza taglie né età.
I modelli si sono sottratti alla sfida. Consapevoli del loro fascino, gli uomini di Vogue, segnati dal tempo e dalle passioni, hanno, infatti, svelato la forza creativa della loro vanità, i gusti, i vizi e le armi della seduzione che nel corso dei secoli sono sempre state quelle dell’ironia e dell’intelligenza.