Fin dalla metà degli anni Settanta, Kris Ruhs ha sviluppato un approccio istintivo all’arte volendo superare la barriera tra scultura e pittura, astrazione e rappresentazione.
Forte della sua capacità nel tirar fuori il potenziale espressivo della struttura, della materia, del colore: piega, taglia, dipinge il ferro per creare forme e significati.
Il suo lavoro è una riflessione sugli aspetti esistenziali della vita, le apprensioni, l’ansietà urbana, l’isolamento ma anche la speranza.
Fin dalla metà degli anni Settanta, Kris Ruhs ha sviluppato un approccio istintivo all’arte volendo superare la barriera tra scultura e pittura, astrazione e rappresentazione.
Forte della sua capacità nel tirar fuori il potenziale espressivo della struttura, della materia, del colore: piega, taglia, dipinge il ferro per creare forme e significati.
Il suo lavoro è una riflessione sugli aspetti esistenziali della vita, le apprensioni, l’ansietà urbana, l’isolamento ma anche la speranza.