Condannato o dannato. Solamente la storia potrà stabilirlo. Alla fine degli anni ‘70, Tony Viramontes esordisce nel mondo dell’illustrazione di moda ottenendo un immediato successo e ricevendo fin da subito prestigiose commissioni editoriali, solitamente assegnate ai fotografi. Fra i suoi clienti la rivista Lei, Per Lui in Italia, Vogue negli Stati Uniti, the Face in Inghilterra, e ancora Jill Magazine, Marie Claire, Le Monde e City Magazine in Francia.
Il suo stile forte e diretto era in netto contrasto con le tonalità pastello degli anni ’70. Al momento della sua morte, nel 1988, gli era stata offerta la direzione creativa della Goldie e aveva già lavorato con alcuni dei nomi più celebri della moda. Valentino lo amava, così come Gaultier e Hanae Mori. Aveva disegnato per Givenchy, Miyake, Yves Sant Laurant, Pierre Cardin, Ungaro e la Maison Dior. Aveva ripreso numerosi ritratti: Isabella Rossellini, Paloma Picasso e Janet Jackson e tanti altri.
Condannato o dannato. Solamente la storia potrà stabilirlo. Alla fine degli anni ‘70, Tony Viramontes esordisce nel mondo dell’illustrazione di moda ottenendo un immediato successo e ricevendo fin da subito prestigiose commissioni editoriali, solitamente assegnate ai fotografi. Fra i suoi clienti la rivista Lei, Per Lui in Italia, Vogue negli Stati Uniti, the Face in Inghilterra, e ancora Jill Magazine, Marie Claire, Le Monde e City Magazine in Francia.
Il suo stile forte e diretto era in netto contrasto con le tonalità pastello degli anni ’70. Al momento della sua morte, nel 1988, gli era stata offerta la direzione creativa della Goldie e aveva già lavorato con alcuni dei nomi più celebri della moda. Valentino lo amava, così come Gaultier e Hanae Mori. Aveva disegnato per Givenchy, Miyake, Yves Sant Laurant, Pierre Cardin, Ungaro e la Maison Dior. Aveva ripreso numerosi ritratti: Isabella Rossellini, Paloma Picasso e Janet Jackson e tanti altri.