Le immagini quasi oniriche create da Tasker raffiguranti gigli, iris, calle, glicini, fiori di loto e di aquilegia, costituiscono il lavoro di un amatore ispirato. Nato nel 1872 a Beloit nel Wisconsin, Tasker svolge la professione di medico a Los Angeles, come capo radiologo al Wilshire Hospital quando la radiologia era ancora agli inizi. Dal 1920 Tasker si dedica alla fotografia pittorica realizzando paesaggi e ritratti artistici convenzionali. Nel 1930, all’età di 58 anni, ispirato da una fotografia a raggi x di un amarilli scattata da un amico fisico di Los Angeles, inizia ad usare la tecnica dei raggi x per fotografare i fiori. In “X-ray Goes Pictorial” (“I raggi x diventano pittorici”, Popular Photography, Marzo 1942) Tasker spiega che: “Non c’è nulla di particolarmente difficile nel fare radiografie di fiori” se un fotografo può avere accesso ad un laboratorio di radiologia, è richiesta “una pazienza instancabile” e la conoscenza “dei fiori e delle loro abitudini” ….”periodi alterni di scoraggiamento, speranza e piacere sono inevitabili”.
Le immagini quasi oniriche create da Tasker raffiguranti gigli, iris, calle, glicini, fiori di loto e di aquilegia, costituiscono il lavoro di un amatore ispirato. Nato nel 1872 a Beloit nel Wisconsin, Tasker svolge la professione di medico a Los Angeles, come capo radiologo al Wilshire Hospital quando la radiologia era ancora agli inizi. Dal 1920 Tasker si dedica alla fotografia pittorica realizzando paesaggi e ritratti artistici convenzionali. Nel 1930, all’età di 58 anni, ispirato da una fotografia a raggi x di un amarilli scattata da un amico fisico di Los Angeles, inizia ad usare la tecnica dei raggi x per fotografare i fiori. In “X-ray Goes Pictorial” (“I raggi x diventano pittorici”, Popular Photography, Marzo 1942) Tasker spiega che: “Non c’è nulla di particolarmente difficile nel fare radiografie di fiori” se un fotografo può avere accesso ad un laboratorio di radiologia, è richiesta “una pazienza instancabile” e la conoscenza “dei fiori e delle loro abitudini” ….”periodi alterni di scoraggiamento, speranza e piacere sono inevitabili”.