La mostra vuole onorare il lungo percorso creativo di Francesco Scavullo, uno dei personaggi più incisivi della fotografia di moda degli anni della grande rivoluzione estetica, scomparso il 6 gennaio a New York.
Talento precoce, non ancora maggiorenne, inizia a lavorare in un laboratorio di stampa fotografico.
In breve tempo entra negli studi di Vogue America e diventa l’assistente di Horst P. Horst, grazie alla sua incredibile capacità di apprendere le tecniche del mestiere.
Nel 1948 viene assunto dalla neonata rivista Seventeen.
Nel 1955 la collaborazione con Harper’s Bazar dà inizio ad una lunghissima serie di lavori con le maggiori riviste: Life, Time, Rolling Stone, Glamour e Cosmopolitan, di cui per trent’anni ha ideato le copertine. Si deve anche a lui la creazione dell’immagine – che sopravvive ancora oggi – della Cosmogirl: ragazza bellissima e sessualmente libera, modello per milioni di lettrici negli anni Settanta e Ottanta.
Sempre raffinato, nella spontaneità delle pose così come nell’uso di un fondale piatto, spesso semplicemente monocromo, ricercava la valorizzazione della persona ritratta nel modo più semplice possibile, intento in cui riuscì da subito e che divenne il suo segno distintivo.
Il suo amore per la pittura influì notevolmente sul suo modo di orchestrare la luce e i colori.
Tra i suoi ritratti più celebri figurano quelli di Grace Kelly ed Elizabeth Taylor, Gloria Vanderbilt, Mick Jagger, Sting, Janis Joplin, Diana Ross.
Le foto di Francesco Scavullo, già da tempo presenti nelle collezioni permanenti del Moma (The Museum of Modern Art) e del Guggenheim Museum di New York, sono diventate fonte d’ispirazione per le nuove generazioni.
La mostra vuole onorare il lungo percorso creativo di Francesco Scavullo, uno dei personaggi più incisivi della fotografia di moda degli anni della grande rivoluzione estetica, scomparso il 6 gennaio a New York.
Talento precoce, non ancora maggiorenne, inizia a lavorare in un laboratorio di stampa fotografico.
In breve tempo entra negli studi di Vogue America e diventa l’assistente di Horst P. Horst, grazie alla sua incredibile capacità di apprendere le tecniche del mestiere.
Nel 1948 viene assunto dalla neonata rivista Seventeen.
Nel 1955 la collaborazione con Harper’s Bazar dà inizio ad una lunghissima serie di lavori con le maggiori riviste: Life, Time, Rolling Stone, Glamour e Cosmopolitan, di cui per trent’anni ha ideato le copertine. Si deve anche a lui la creazione dell’immagine – che sopravvive ancora oggi – della Cosmogirl: ragazza bellissima e sessualmente libera, modello per milioni di lettrici negli anni Settanta e Ottanta.
Sempre raffinato, nella spontaneità delle pose così come nell’uso di un fondale piatto, spesso semplicemente monocromo, ricercava la valorizzazione della persona ritratta nel modo più semplice possibile, intento in cui riuscì da subito e che divenne il suo segno distintivo.
Il suo amore per la pittura influì notevolmente sul suo modo di orchestrare la luce e i colori.
Tra i suoi ritratti più celebri figurano quelli di Grace Kelly ed Elizabeth Taylor, Gloria Vanderbilt, Mick Jagger, Sting, Janis Joplin, Diana Ross.
Le foto di Francesco Scavullo, già da tempo presenti nelle collezioni permanenti del Moma (The Museum of Modern Art) e del Guggenheim Museum di New York, sono diventate fonte d’ispirazione per le nuove generazioni.