L’incontro con la fotografia avviene per James Moore con una modesta macchinetta Kodak che riceve in regalo a Natale, quando ha dodici anni.
E’ una nota biografica ricorrente nelle storie personali di tantissimi fotografi che diverranno professionisti di talento.
Il giovanissimo James è catturato dalla magia di poter riprendere il mondo che lo circonda, ed il suo adorato cane, dentro una piccola ‘scatola nera’. Un amico di famiglia gli insegna a sviluppare e stampare e, come lui stesso racconta, “Non avrei mai potuto immaginare che avrei dedicato la maggior parte della mia vita alla fotografia professionale”.
Nel 1963, dopo esperienze nella fotografia di still life, con il desiderio di fotografare la moda, invia un portfolio di immagini a Marvin Israel, direttore artistico di Harper’s Bazaar. Ottiene il suo primo incarico da una personalità dell’editoria, dotato di una sorta di percezione subliminale nello scoprire nuovi talenti ed incoraggiarli ad esprimere la loro vera natura.
Assistente di Richard Avedon, apprende, dal grande maestro della fotografia di moda, il rigore della composizione che è caratteristica di ogni immagine di James Moore.
L’incontro con la fotografia avviene per James Moore con una modesta macchinetta Kodak che riceve in regalo a Natale, quando ha dodici anni.
E’ una nota biografica ricorrente nelle storie personali di tantissimi fotografi che diverranno professionisti di talento.
Il giovanissimo James è catturato dalla magia di poter riprendere il mondo che lo circonda, ed il suo adorato cane, dentro una piccola ‘scatola nera’. Un amico di famiglia gli insegna a sviluppare e stampare e, come lui stesso racconta, “Non avrei mai potuto immaginare che avrei dedicato la maggior parte della mia vita alla fotografia professionale”.
Nel 1963, dopo esperienze nella fotografia di still life, con il desiderio di fotografare la moda, invia un portfolio di immagini a Marvin Israel, direttore artistico di Harper’s Bazaar. Ottiene il suo primo incarico da una personalità dell’editoria, dotato di una sorta di percezione subliminale nello scoprire nuovi talenti ed incoraggiarli ad esprimere la loro vera natura.
Assistente di Richard Avedon, apprende, dal grande maestro della fotografia di moda, il rigore della composizione che è caratteristica di ogni immagine di James Moore.