Pittore, fotografo, cineasta, grafico, William Klein sfugge ai clichés, alle categorie, alle correnti. Rompendo con la tradizione, Klein ha imposto un nuovo stile, violento e grafico, dove si mescolano humor nero, critica sociale, satira e poesia.
Il suo è un chiaro rifiuto per l’ossessione dello sguardo oggettivo, per il rapporto tra fotografo e soggetto che stravolge destreggiandosi tra la fotografia amatoriale, il reportage e la foto in posa. Klein utilizza una pellicola ultra rapida, delle inquadrature e dei metodi di stampa inusuali liberando il formato 35 mm da ogni limite e trasformando irregolarità, grana, contrasto, deformazione e astrazione in un nuovo linguaggio visivo.
Pittore, fotografo, cineasta, grafico, William Klein sfugge ai clichés, alle categorie, alle correnti. Rompendo con la tradizione, Klein ha imposto un nuovo stile, violento e grafico, dove si mescolano humor nero, critica sociale, satira e poesia.
Il suo è un chiaro rifiuto per l’ossessione dello sguardo oggettivo, per il rapporto tra fotografo e soggetto che stravolge destreggiandosi tra la fotografia amatoriale, il reportage e la foto in posa. Klein utilizza una pellicola ultra rapida, delle inquadrature e dei metodi di stampa inusuali liberando il formato 35 mm da ogni limite e trasformando irregolarità, grana, contrasto, deformazione e astrazione in un nuovo linguaggio visivo.