Una selezione di stampe vintage provenienti dall’Archivio Domus illustra il lavoro di Giorgio Casali (Lodi 1913 – Milano 1995).
Il fotografo, che per 30 anni ha lavorato per la rivista, ha contribuito con i suoi scatti a definire una linea distintiva, riconoscibile, che interpretava le esigenze di una rivista per in cui l’immagine, spesso, contava più del testo. Casali ha fatto entrare i lettori in spazi pubblici e privati, ha saputo raccontare le architetture e ha documentato la genesi di oggetti diventati icone del design italiano.
Le stampe d’archivio sono in bianco e nero, ma Casali su Domus è anche a colori: sin dagli anni Sessanta numerose copertine con i dettagli dei suoi scatti – scorci di architetture, mobili, allestimenti – aprono le porte della rivista. Le fotografie di Casali anticipano i contenuti, creando quella giusta dose di curiosità e sospensione.
Una selezione di stampe vintage provenienti dall’Archivio Domus illustra il lavoro di Giorgio Casali (Lodi 1913 – Milano 1995).
Il fotografo, che per 30 anni ha lavorato per la rivista, ha contribuito con i suoi scatti a definire una linea distintiva, riconoscibile, che interpretava le esigenze di una rivista per in cui l’immagine, spesso, contava più del testo. Casali ha fatto entrare i lettori in spazi pubblici e privati, ha saputo raccontare le architetture e ha documentato la genesi di oggetti diventati icone del design italiano.
Le stampe d’archivio sono in bianco e nero, ma Casali su Domus è anche a colori: sin dagli anni Sessanta numerose copertine con i dettagli dei suoi scatti – scorci di architetture, mobili, allestimenti – aprono le porte della rivista. Le fotografie di Casali anticipano i contenuti, creando quella giusta dose di curiosità e sospensione.