Da tempo conosciuta per le sue immagini di moda, negli ultimi anni Sarah Moon si è imposta sulla scena artistica per la sua particolare ricerca fotografica e filmica.
In mostra alla Galleria Carla Sozzani le fotografie, il libro e il cortometraggio tratti dalla celebre fiaba “Barbablu” di Charles Perrault. Le fil rouge riveste di luce nuova l’antica fiaba. Sarah Moon modifica la storia dando una lettura moderna della giovane sposa scampata alla vendetta del marito violento e iracondo. Se nella fiaba tradizionale sono i fratelli a liberare la ragazza nella versione della Moon la libertà viene concessa da Barbablu e la protagonista fugge dalla casa correndo sola verso un orizzonte luminoso. Le fotografie e i testi conducono il visitatore nella fiaba, seguendo il filo rosso che lega tutti gli elementi, dando vita a un’esperienza unica e coinvolgente.
La tecnica utilizzata per i cortometraggi è molto particolare e si compone di più elementi: fotografie, immagini in movimento, testo, suoni e musica. Le fotografie sono state realizzate in diverse occasioni e periodi: create appositamente per narrare una scena della fiaba; scattate durante servizi di moda e campagne pubblicitarie; nate da una fugace ispirazione e parte dell’archivio personale dell’artista. Altro ingrediente fondamentale è il testo, che Sarah Moon reinventa, riscrive e adatta in modo libero e personale.
Da tempo conosciuta per le sue immagini di moda, negli ultimi anni Sarah Moon si è imposta sulla scena artistica per la sua particolare ricerca fotografica e filmica.
In mostra alla Galleria Carla Sozzani le fotografie, il libro e il cortometraggio tratti dalla celebre fiaba “Barbablu” di Charles Perrault. Le fil rouge riveste di luce nuova l’antica fiaba. Sarah Moon modifica la storia dando una lettura moderna della giovane sposa scampata alla vendetta del marito violento e iracondo. Se nella fiaba tradizionale sono i fratelli a liberare la ragazza nella versione della Moon la libertà viene concessa da Barbablu e la protagonista fugge dalla casa correndo sola verso un orizzonte luminoso. Le fotografie e i testi conducono il visitatore nella fiaba, seguendo il filo rosso che lega tutti gli elementi, dando vita a un’esperienza unica e coinvolgente.
La tecnica utilizzata per i cortometraggi è molto particolare e si compone di più elementi: fotografie, immagini in movimento, testo, suoni e musica. Le fotografie sono state realizzate in diverse occasioni e periodi: create appositamente per narrare una scena della fiaba; scattate durante servizi di moda e campagne pubblicitarie; nate da una fugace ispirazione e parte dell’archivio personale dell’artista. Altro ingrediente fondamentale è il testo, che Sarah Moon reinventa, riscrive e adatta in modo libero e personale.