Le foto rappresentano la documentazione fotografica raccolta in cinque anni di lavoro in Bosnia e testimoniano i massacri e il dolore di popolazioni stravolte e sradicate dai loro territori a causa di fanatismi religiosi e politici. Nel 2002 saranno 10 anni dall’inizio del conflitto.
La scelta di Roger Hutchings è stata fatta da Grazia Neri e Carla Sozzani in omaggio al fotogiornalismo, in un momento difficile per la professione e come esempio di un linguaggio fotografico terso e diretto. Il dolore, la morte, le privazioni, i tentativi di mantenere un decoro nella scarna vita quotidiana, l’essenza della guerra sono visti con occhio delicato, come se il fotografo volesse proteggerli dal male e nello stesso tempo trasmettere la sua indignazione.
Un volume di Federico Motta editore accompagna la mostra e presenta, insieme alle immagini, testi, poesie ed estratti dal diario del fotografo.
Le foto rappresentano la documentazione fotografica raccolta in cinque anni di lavoro in Bosnia e testimoniano i massacri e il dolore di popolazioni stravolte e sradicate dai loro territori a causa di fanatismi religiosi e politici. Nel 2002 saranno 10 anni dall’inizio del conflitto.
La scelta di Roger Hutchings è stata fatta da Grazia Neri e Carla Sozzani in omaggio al fotogiornalismo, in un momento difficile per la professione e come esempio di un linguaggio fotografico terso e diretto. Il dolore, la morte, le privazioni, i tentativi di mantenere un decoro nella scarna vita quotidiana, l’essenza della guerra sono visti con occhio delicato, come se il fotografo volesse proteggerli dal male e nello stesso tempo trasmettere la sua indignazione.
Un volume di Federico Motta editore accompagna la mostra e presenta, insieme alle immagini, testi, poesie ed estratti dal diario del fotografo.