All’inizio degli anni Ottanta sorge una nuova tendenza nel pubblico, che manifesta un interesse crescente per i diversi aspetti della vita quotidiana, aspetti fino ad allora trascurati e degni invece di attenzione, poiché in ogni peculiare modus vivendi si riflette l’intima essenza di una cultura. il design si delinea appunto come disciplina autonoma che viene incontro a tale orientamento e dà luogo ad un’innovativa area di ricerca ergonomica, logistica ed architettonica, che pone come centro d’interesse il mobile ed in generale tutti i pezzi d’arredamento che ci circondano quotidianamente, in vista di un’organizzazione consapevole dello spazio vitale privato e pubblico.In questo contesto, soprattutto la sedia assurge a nuova importanza, concepita come semplice struttura di supporto o come piccolo trono simbolico, oggetto con cui tutti siamo in diretto e costante contatto. Grazie a questa prossimità immediata con l’uomo che le conferisce un ruolo di primo piano tra i mobili, essa rappresenta un imprescindibile documento culturale in cui ogni era trova la sua tipica e distinta espressione.

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