L’opera di Frantisek Drtikol si snoda tra i primi anni del Novecento e la metà degli anni Trenta. Gli inizi, fra il 1901 e il 1910, contengono assai poco di quelle che saranno le caratteristiche tipiche del suo lavoro nei decenni successivi.
Egli utilizza la figura femminile attraverso forme e movimenti disposti ad arte il pathos sentimentale delle espressioni (che in seguito scomparirà) e il virtuosismo della composizione. La donna diviene una visione ossessiva, latrice del bene e del male, santa e vergine, demone e femme fatale.
Drtikol, affascinato dal corpo femminile, ravvisa in esso l’origine della bellezza, del pensiero e dell’anima. Il corpo è la veste dell’anima, un’idea questa che ha ispirato le immagini del suo primo periodo creativo.
L’opera di Frantisek Drtikol si snoda tra i primi anni del Novecento e la metà degli anni Trenta. Gli inizi, fra il 1901 e il 1910, contengono assai poco di quelle che saranno le caratteristiche tipiche del suo lavoro nei decenni successivi.
Egli utilizza la figura femminile attraverso forme e movimenti disposti ad arte il pathos sentimentale delle espressioni (che in seguito scomparirà) e il virtuosismo della composizione. La donna diviene una visione ossessiva, latrice del bene e del male, santa e vergine, demone e femme fatale.
Drtikol, affascinato dal corpo femminile, ravvisa in esso l’origine della bellezza, del pensiero e dell’anima. Il corpo è la veste dell’anima, un’idea questa che ha ispirato le immagini del suo primo periodo creativo.